L'occasione progettuale ci dà la possibilità di formalizzare
il codice individuato in un ambiente. Ogni formalizzazione "individuo"
diviene "individuo/evento" perchè inserito in un preciso sistema
ambientale complesso; diviene esso stesso motivo di evoluzione dell'ambiente
verso una maggiore complessità (viene aggiunta una ulteriore "stratificazione").
"Ma non possiamo limitarci ad analizzare dinamicamente
solo gli oggetti, gli spazi, le forme; cioè tutto ciò che
abbiamo identificato come individuo/evento. Se il nostro progetto ha come
obiettivo la ricostruzione del codice morfogenetico di un ambiente complesso,
non possono essere sottovalutati i caratteri topologici dei luoghi, la
ricorrenza di sequenze caratterizzanti i singoli eventi" (Celestino Soddu
ed Enrica Colabella, "Il progetto ambientale di Morfogenesi", Progetto
Leonardo, Bologna, 1992, p.75).
La zona presa in esame è un lotto di forma allungata che si
estende per circa un Km parallelamente al Naviglio Grande con una profondità
variabile compresa tra 100 e 200 metri. La striscia di terreno, un tempo
densamente occupata da capannoni industriali, ora parzialmente demoliti,
confina ad Est con il Comune di Milano e si incunea nell’abitato sino a
raggiungere le aree centrali di Corsico
Il Piano Regolatore, redatto nel 1985, individua come problema principale
dell’intero assetto urbanistico la frammentazione del territorio causata
dalle barriere fisiche rappresentate dal Naviglio Grande, dalla ferrovia
e dalla nuova Vigevanese. Nella zona centrale del lotto si prevede una
destinazione prevalentemente residenziale associata a funzioni compatibili.
Volume residenza – terziario: 50.000 mc |
|
|